2020 aumento delle pensioni di invalidità

Nel 2020 aumento pensioni invalidità, una boccata di ossigeno per molti portatori di handicap italiani. Tutto ciò che c’è da sapere riguardo l’aumento delle pensioni di invalidità su cui si sta parlando molto negli ultimi mesi.

2020 aumento pensioni invalidità

Il 23 settembre è finalmente arrivata la tanto chiacchierata circolare che permette l’aumento delle pensioni di invalidità. Si tratta di un provvedimento molto atteso da molti disabili italiani che da tempo chiedevano e aspettavano un aumento delle proprie pensioni di invalidità. Non a tutti è però chiaro come verranno erogati gli aumenti. La Corte Costituzionale, ritenendo troppo bassa la somma erogata dall’INPS, ha stabilito un aumento, vediamo in quali casi è stato disposto e quali sono i riferimenti legislativi.

La circolare

La circolare che stabilisce l’aumento delle pensioni di invalidità e ne spiega le modalità è quella INPS 107 del 23 settembre. Si tratta di un aumento disposto per effetto del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020, convertito con modificazioni in L. n. 77/2020), in applicazione della recente sentenza della Corte costituzionale.
Sul punto, intanto, è stata registrata un’ulteriore novità apportata dal Decreto Agosto (D.L. n. 104/2020), che all’art. 15 è intervenuta nel corpus normativo dell’art. 38 della L. n. 448/2001. La norma è retroattiva dal 20 luglio 2020.
Saranno previsti 132 milioni di euro per l’anno 2020 e 400 milioni di euro per l’anno 2021.

Chi vedrà un aumento

È stato specificato che gli incrementi delle pensioni riguarderanno i i soggetti in difficoltà a partire dai 18 anni e non e non più dai 60 anni, come previsto fin ora. In breve l’aumento si rivolge a tutti i soggetti per i quali la Corte Costituzionale aveva stabilito l’illegittimità dell’importo della pensione di invalidità. Riguarda coloro che sono inabili al lavoro al 100% e in modo permanente. Sarà infine necessario possedere l’età minima e la soglia di reddito adatta per avere diritto all’aumento

Di quanto aumentano

Le pensioni di invalidità aumenteranno dagli attuali 280 euro a circa 650 euro per tredici mensilità
Limiti sul reddito
Come già affermato, è necessario essere in possesso di una determinata soglia di reddito. Nella circolare vienee specificato che per avere diritto al beneficio sono necessari i seguenti requisiti di reddito, riferiti al 2020:
-il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 8.469,63 euro,
-il beneficiario coniugato deve possedere redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro o redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro.
Se entrambi i coniugi hanno diritto all’incremento, questo concorre al calcolo reddituale.

Pertanto, nel caso in cui l’attribuzione del beneficio a uno dei due comporti il raggiungimento del limite di reddito cumulato, nulla è dovuto all’altro coniuge. Se invece il limite non viene raggiunto, l’importo dell’aumento da corrispondere a un coniuge deve tener conto del reddito cumulato comprensivo dell’aumento già riconosciuto all’altro. È importante ricordare che nella valutazione dei requisiti verranno conteggiati i redditi di qualsiasi natura.
Non concorrono al calcolo redditi come: il reddito della casa di abitazione, le pensioni di guerra, l’accompagnamento, i trattamenti di famiglia, l’indennizzo per i soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie.

Dal 1 agosto 2020 aumento pensioni invalidità, ecco come richiederlo.

Gli invalidi totali già riconosciuti avranno un aumento automatico perché sarà riconosciuto direttamente dall’ufficio INPS competente. Per chi invece è titolare di trattamenti previdenziali sarà obbligatorio presentare un’apposita domanda Inps entro il 9 ottobre 2020. Per chi ha presentato già la domanda sarà possibile vedere l’aumento già dal mese successivo e può essere riconosciuta la decorrenza dal 1 agosto 2020, ove espressamente richiesto.

APPROFONDIMENTI E INFORMAZIONI:

Per approfondire o domande specifiche, vi preghiamo di collegarvi al sito dell’ INPS

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