La donna che ha dipinto la propria disabilità: Frida Kahlo

Disabilità e arte: nata a Coyoacán, a città del Messico nel 1907, Frida Kahlo è stata non solo un simbolo di emancipazione femminile ma anche un vero e proprio esempio per molti disabili che, in quegli anni, vivevano quasi ai margini della società. La vita della pittrice è stata contrassegnata fin dalla nascita dalla disabilità, è nata con la spina bifida e convinta di essere stata affetta dalla poliomielite come la sorella ha sempre avuto difficoltà di movimento.

L’incidente:

A 18 anni un incidente cambia radicalmente la sua vita, peggiorando la sua già esistente disabilità. Il tram su cui viaggiava al ritorno da scuola per motivi non noti, si è schiantato contro un muro. Fu un evento molto sentito perché in molti persero la vita. Frida Kahlo rimase ferita gravemente.
A causa dell’incidente si ruppe la colonna vertebrale in tre punti rompendosi il bacino, una gamba e slogandosi in modo permanente la spalla. Un incidente che le causerà dolori lancinanti per tutta la vita. Venne sottoposta ad oltre trenta operazioni e per nove mesi è costretta a restare immobile a letto indossando dei busti speciali. Durante la sua degenza, grazie ad un dono dei genitori, inizia a dipingere. Il soggetto sarà sé stessa, potendo ritrarsi grazie ad uno specchio che aveva fatto installare sul soffitto del proprio letto. “Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”, diceva.

Disabilità e arte

Partendo quindi dalla propria disabilità la pittrice inizia a dipingere quadri che per la prima volta trattano questa tematica in maniera diretta e senza veli. Dopo un difficile matrimonio con il pittore Rivera e l’inizio della sua notorietà, nel 1944 a nemmeno quarant’anni, è costretta ad indossare nuovamente dei busti per i lancinanti dolori alla schiena che si facevano sentire sempre più spesso. Uno dei suoi più conosciuti dipinti “La colonna spezzata” risale proprio a questo periodo. Gli ultimi anni della sua vita li passa quasi costantemente seduta sulla sedia a rotelle, continuando a dipingere la propria disabilità e i propri drammi, come la perdita di un figlio.

Pochi giorni prima della sua morte i medici tentano di salvarle la vita amputandole una gamba, ormai in cancrena. A 47 anni muore per un’embolia polmonare.

L’arte di Frida Kahlo non ha solo rappresentato un punto di svolta per tutte le donne, ma per tutti i disabili che, grazie a lei, hanno trovato una fonte di ispirazione non solamente artistica, ma di vita.