Madri portatrici di disabilità, con chi confrontarsi.

Iniziare il percorso legato alla maternità:

Gravidanza e disabilità: diventare madri quando si è portatrici di handicap. Una scelta non facile che preoccupa molte donne affette da disabilità. Oltre ai normali ostacoli che le donne con una mobilità ridotta incontrano ogni giorno, si aggiunge la preoccupazione per una nuova vita e una serie di bisogni che prima non c’erano: la possibilità di raggiungere in autonomia il lettino della ginecologa, la carenza di servizi adibiti alla gravidanza delle donne affette da disabilità e i punti non accessibili legati alla gravidanza e ai primi anni del bambino.

A volte sono le stesse donne che, pur potendo, scelgono di non fare un figlio per timore di non riuscire a gestire gli impegni e a volte la stessa famiglia tenta di scoraggiare il concepimento.

Gravidanza e disabilità: il ruolo delle ostetriche:

Il ruolo delle ostetriche all’interno del processo legato alla gravidanza è fondamentale, è infatti il personale medico il primo punto di riferimento per le donne, soprattutto se affette da una forma di disabilità. Saranno le ostetriche a dover dare alla donna una maggiore sicurezza in sé stessa e tutti i consigli utili per affrontare al meglio una gravidanza, abbattendo le barriere fisiche e mentali contro cui molte aspiranti mamme si trovano a doversi fronteggiare.

Tutto parla di te

Per rispondere a tutte le domande delle donne disabili che intendono affrontare o che stanno affrontando una gravidanza l’AISM, Associazione italiana sclerosi multipla, ha aperto già da anni uno sportello denominato “Tutto parla di te”, un luogo di scambio tra donne che hanno già vissuto quest’esperienza e che vogliono mettere a confronto i propri dubbi. È possibile contattare lo sportello anche tramite mail, a cui risponderanno due mamme affette da sclerosi multipla che condivideranno con le altre donne la propria esperienza.

Vivere su una sedia a rotelle o essere portatrici di una disabilità più o meno grave non deve essere un limite alla gravidanza e, in concerto con le famiglie, i medici e i servizi offerti in ambito sociale, l’obiettivo è quello di abbattere ogni tipo di barriera per permettere alle donne con disabilità di affrontare la gravidanza e la crescita di un figlio in piena serenità.