Novità per genitori e alunni sull’inclusione scolastica.
Inclusione studenti disabili: Cosa cambierà per gli studenti disabili dopo il decreto approvato dal consiglio dei ministri contenenti le modifiche al D. Lgs. n. 66/17?
Il decreto, che tratta dell’inclusione scolastica degli alunni disabili, era stato previsto per il 1 gennaio 2019 ma la data era stata in seguito rinviata al primo settembre 2019. Il decreto è stato infine approvato a maggio 2019, con le disposizioni integrative.
Il sottosegretario all’Istruzione ha affermato che tale decreto è una vera e propria rivoluzione nell’ambito dell’inclusione scolastica degli alunni disabili
Il decreto, realizzato in concerto con tutte le attività coinvolte, presenta alcuni punti rilevanti per tutti i genitori con un figlio disabile che necessita di essere pienamente inserito nell’ambito scolastico.
Le ore di sostegno:
All’interno del nuovo decreto viene confermata la correzione precedentemente annunciata riguardante il metodo di quantificazione delle ore di sostegno: sarà ancora il PEI a stabilirlo. Stilato in collaborazione con gli insegnanti, gli psicologi e i genitori stabilirà il metodo migliore da adottare per permettere all’alunno disabile di essere incluso. Nel caso degli studenti maggiorenni sarà possibile includere anche loro all’interno del processo decisionale, permettendo una certa coscienza e autodeterminazione del proprio processo d’istruzione.
Gli strumenti materiali:
Oltre alle ore di sostegno saranno stabiliti anche gli strumenti materiali da adottare durante il percorso di istruzione. Attività didattiche specifiche, supporti approcci differenti sono alla base di questa nuova innovazione scolastica. Lo scopo è quello di garantire la massima autonomia degli studenti e una maggiore partecipazione all’interno della classe, per permettere loro di vivere in maniera diversa la propria condizione.
I gruppi per l’inclusione studenti disabili:
Il progetto originario prevedeva la presenza di alcuni Gruppi per l’Inclusione Territoriale, che avrebbero autorizzato le ore di sostegno richieste da ogni scuola, ma sulla base della sola documentazione presentata, senza conoscere dialogare e conoscere gli alunni su cui sarebbero stati applicati i metodi didattici. Il nuovo decreto invece stabilisce che saranno i docenti esperti a prendere parte al processo di inclusione. All’interno dell’ambito scolastico sarà invece il gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, che vedrà la partecipazione di docenti e genitori. Quest’ultimo gruppo avrà lo scopo di stabilire quale sarà il piano educativo individualizzato da applicare all’alunno disabile quantificando le ore di sostegno necessarie.
L’Italia, quindi, si allinea con le disposizioni delle Nazioni Unite, secondo cui il grado di disabilità non è definito solamente dall’incapacità fisica, ma anche dall’ambiente in cui è inserito il disabile, che incide notevolmente sulla qualità della vita del singolo.
ALTRI ARTICOLI