L’assunzione di lavoratori invalidi nelle aziende.
L’obbligo assunzione di lavoratori invalidi da parte delle aziende, un argomento molto chiacchierato ma che in pochi conoscono davvero.
L’obbligo, previsto già nel 2017 con il Jobs Act di Matteo Renzi che ha modificato la legge del 12 marzo 1999 n.68. Tale nuova legge prevede che alcune imprese siano obbligate ad assumere, tra i propri dipendenti, almeno un lavoratore portatore di invalidità favorendo il loro inserimento all’interno nel mondo del lavoro, evitandone l’esclusione. Per invalidità si intende chiunque abbia certificato una situazione simile dovuta ad invalidità militare o civile, tra cui rientrano anche i sordomuti, non vedenti e gli invalidi con disabilità motorie.
Ma come funziona tale obbligo? Quando viene applicato? Ecco tutte le informazioni:
Come funziona?
Si tratta di un obbligo che interessa le aziende con più di 14 dipendenti; nel caso in cui vi fossero 15 dipendenti, dal 2018 non sarà possibile eludere l’obbligo. Sono escluse dall’onere le aziende che secondo il tasso di rischio INAIL superano il 60 per mille, l’esclusione richiederà il pagamento di 30,64 euro al giorno lavorativo per ogni lavoratore invalido non assunto dall’azienda.Le aziende dai 15 ai 35 dipendenti sono obbligati ad assumere almeno un disabile, quelle dai 36 ai 50 dovranno assumere sue disabili e quelle con oltre 50 dipendenti dovranno riservare il 7% dei posti a tali categorie. Per realizzare il calcolo le aziende dovranno tenere conto dei propri dipendenti a determinato fino ai sei mesi, dei soci delle cooperative, dei dirigenti, del lavoratori all’estero, dei lavoratori a domicilio, degli apprendisti e di coloro che si trovano sotto un contratto di apprendistato
All’interno del decreto è presente nel dettaglio il metodo da adottare nel collocamento mirato di invalidi e disabili.
Chi riguarda?
Rientrano nelle categorie interessate: gli invalidi civili con una percentuale di invalidità che va dal 46% al 100%, gli invalidi del lavoro con una percentuale del 33%, non vedenti e sordomuti, invalidi per servizio, invalidi di guerra e civili dalla prima all’ottava categoria, i profughi italiani, e gli orfani di genitori deceduti per servizio, guerra o lavoro, i coniugi o i genitori di persone invalide. Sono inoltre includi gli invalidi dovuti al terrorismo o alla criminalità organizzata.
Qualche precisazione sugli esoneri
Le richieste andranno presentate entro un massimo di 60 giorni dalla data di assunzione prevista. L’obbligo di assunzione sarà sospeso temporaneamente nel caso in cui vi fossero, all’interno dell’azienda, ristrutturazioni in corso, liquidazione o fallimenti, contratti di solidarietà e mobilità. Le sospensioni hanno la durata di tre mesi e potranno essere rinnovate per altri tre mesi.
Cosa dice l’Inail
Saranno parzialmente esonerati nel caso in cui il datore di lavoro svolga un’attività lavorativa pericolosa o faticosa. Tale esonero parziale è ammesso per 12 mesi e comprenderà il versamento di 30,64 euro per ogni giorno lavorativo. Per i datori di lavoro privati e per gli enti pubblici economici che versano un tasso di premio INAIL pari o superiore al 60 per mille possono autocertificare l’esonero e sono obbligati a versare al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili il medesimo versamento di 30,64 euro al giorno.
Per approfondire: INAIL collocamento lavoratori invalidi