Disabilità e barriere architettoniche in Italia.

Perdiamoci di vista” non è solamente una storia d’amore tra una donna in sedia a rotelle e un presentatore televisivo normodotato, ma è una rappresentazione della situazione italiana degli anni ’90, diversa da oggi ma non ovunque, per quanto riguarda le barriere architettoniche e la percezione della disabilità.

Amore, disabilità e incomprensioni

Verdone, che veste i panni di un eclettico presentatore televisivo, Gepy Fuxas, conduce un programma televisivo. Durante una delle sue trasmissioni emerge una discussione legata alle problematiche affrontate dalle persone diversamente abili. Una ragazza paraplegica, Arianna, inizia a provocarlo dal pubblico. Il presentatore risponde a tono affermando che molti disabili possono anche essere discriminatori nei confronti della società che tende a snobbarli o a provare pena per loro. L’effetto di questo intervento segnerà una svolge negativa per la carriera del presentatore che viene licenziato.

Perdiamoci di vista, un film sulla disabilità

All’ormai ex presentatore non resta altro che riflettere su sé stesso e, mentre sta valutando se accettare o meno un’offerta lavorativa incontra nuovamente la ragazza che aveva scatenato l’intervento durante la sua trasmissione. Arianna lo invita a cena a casa sua dimostrando di voler essergli amica. Gepy capisce che la vita della ragazza è molto più piena e interessante di quanto non sia mai stata la sua e, piano piano, tra i due nasce una profonda intesa. La ragazza deve fare i conti con il proprio carattere focoso, mentre l’uomo deve imparare ad avere a che fare con il mondo della disabilità. I due continuano a litigare e perdersi di vista continuamente, ma non senza ritrovarsi. Gepy invita Arianna a trascorrere qualche giorno a Praga, dove l’uomo aveva prenotato per la ragazza una visita in una clinica privata che si occupava di riabilitazione dei soggetti che, a causa di incidenti e traumi, erano stati costretti a vivere sulla sedia a rotelle. Durante la visita, che non può fare altro che confermare la situazione permanente della giovane, Arianna piange perché non si sente accettata dal proprio compagno.

A Praga, i due iniziano una lite furibonda dove Arianna accusa Gepy di non aver accettato la sua sedia a rotelle e quindi, di non aver accettato nemmeno lei. La ragazza decide di andare via da sola, ma rimane incastrata in un tombino, poco prima dell’arrivo di un tram che rischia di investirla. Gepy la salva prendendola in braccio e il film si conclude con un bacio appassionato tra i due.

Un film da rivedere

Durante il film è possibile notare uno spaccato italiano risalente a oltre 25 anni fa, ma che per alcuni è ancora una realtà. La coppia cinematografica Verdone-Argento è riuscita ad esprimere in una commedia diverse tematiche che interessano la disabilità, a partire dalle barriere architettoniche, fino ad arrivare alla delicatezza delle relazioni amorose. Si tratta di un film che negli ultimi anni è passato in sordina e che merita di essere rivisto. Ha vinto due David di Donatello, rispettivamente assegnati a Carlo Verdone e Asia Argento, i due protagonisti. oltre al premio Flaiano e una nomina per il premio Nastro d’Argento.